Magìa era una dolce e piccola bimba che, giunta da lontano,con un dono da consegnare,non sapeva a chi dare…..
Lasciata li’ da un carro ormai andato, in una piazza di gente distratta e impazzita ,si sentiva di troppo e voleva fuggire…..si allontano’ un pochino…ma non sapeva fin dove arrivare.
Rimase in disparte ,poco vicino, nell’ombra di un piccolo portoncino ,nello scantinato di un vicoletto, che sbucava da sotto ad un tetto….
Di là…osservando in silenzio la piazza ,rannicchiata su di uno scalino, un po’ di traverso , ferma ferma con il suo regalino….pensava al motivo del suo cammino…
Non voleva andare nè arretrare…. nella piazza..non poteva entrare…
Troppa era La paura di essere schiacciata da tanta gente che correva impazzita nella piazza assolata.
L’avrebbe forse desiderato, un pochino…forse …ma… non poteva….era come incollata sullo scalino.
Si chiedeva se, per caso, non avesse sbagliato a giungere …proprio lì.. su quel selciato.. .
E..nascosta nell’ombra, ormai da tempo interminabile ,osservava ,ciò che da lì riusciva ad osservare e che nella piazza pareva accadere…
Sentiva le urla , le grida la scuotevano tutta, vedeva la vita…..ma temeva di non averla capita….
Pensava che tutta quella gente non avrebbe sicuramente saputo niente , nè cosa farsene del dono, che aveva avuto l’incarico di consegnare…ma non sapeva neppure a chi dare.
Non si faceva avanti…
Più passava il tempo e meno ne aveva l’ intenzione…non sembravano per nulla felici tutte quelle persone ..
correvano di quà…correano di là..dando solo a sè…la propria attenzione…
Distratte , sbadate, continuavano ad urtarsi l’un l’altra, correndo poi via senza neppur voltarsi…..
non sembravano accorgersi neanche di loro stessi.
Teneva il dono stretto su di sè, un po’ a proteggersi,un po’ a proteggerlo… nel fondo del suo sacco..dimenticando ogni tanto, persino, di averlo.
Spaventata da quegli elefanti giganti impazziti con i visi scuri e senza colore…che si urtavano ,qua e la’…
non riusciva però neppure ad andar via di lì..
paralizzata sullo scalino, non sapeva cosa fare.
Lasciare il sacco ed andarsene? no…non poteva abbandonare quel dono prezioso..doveva proteggerlo fino alla fine…
Era cosi’ combattuta che si sentiva strappare dentro…voleva fuggire…Ma qualcosa la tratteneneva forte …Non riusciva a fare nè una cosa ne’ l’altra….era cosi’ forte la resistenza che sentiva in se’..che tutto il suo corpo tremava nello sforzo..
Si aspettava che, da un momento all’altro,sarebbe accaduto qualcosa ..forse il cuore non avrebbe retto e alla fine avrebbe deciso al suo posto, come altro da sè…..spezzandosi.
Ma ad un certo punto…accadde invece qualcosa che la fece trasalire…un senso di vuoto….di panico….l’assali’.
un senso di …assenza di ….tutto… : di luce ,di colore, di dolore, di piacere, di anima viva..e ….si spaventò.
…una disperazione angosciosa prese il sopravvento e , comprendendo che nessuno avrebbe mai sentito alcun suo urlo….senti’ salire una lacrima al ciglio degli occhi….
In meno di un batter di ciglia, la lacrima affioro’ ,e dagli occhi lucidissimi..scese un grosso gocciolone.
Cadde giu’..sul sacco stretto tra il suo petto e le ginocchia ..e…. il dono si bagnò…!
Il sacco, come contenesse qualcosa di vivo…le trasmise un palpito..e istantaneamente usci’ un bagliore dalla lisa e allentata trama di juta … un lampo accecante di colore cangiante…
Illumino’ tutta l’aria appena intorno alla piccola Magìa, avvolgendola…e lei…si senti’ meno sola e incompresa.
Proprio allora…all’improvviso qualcuno si era girato, dalla piazza, in direzione del vicoletto e verso di lei e fu colpito dal colore..
Per caso, lo vide !
Incuriosito, verso quel qualcosa che brillava nell’ombra pieno di luci fosforesenti e incredibili, si avvicino’, uscendo dalla folla si infilo’ nel buio del vicoletto, verso quella luce colorata… :
“cos’e’quella cosa in quell’ombra che esce dal sacco???”…..si avvicinò di più …. le chiese.
“chi sei? ..e cosa c’e in quel sacco?”
La bimba tremando in silenzio…non parlava..poteva solo …guardare…trovò gli occhi …e vide che erano buoni….lui le allungo’ la mano e lei la prese.
Le disse…vieni , ti porto alla luce….
Per mano..la portò con se…la invitò ad entrare,nella piazza piena di luce acciecante…e di gente che urlava acciecata…senza vedere ombre nè luce.
Lei avanzava tirando un po’ indietro la mano di lui…e lui…non la lasciava.
Per mano..coraggiosamente..insieme…lei si fece avanti con lui..a piccoli passi , lo seguì, sempre un po’ indietro..e lui si girò e le disse ancora…”vieni!”, con un sorriso senza ombre….
Allora…allentando un po’ la presa… lei , tranquillizzata, avanzò ancora un po’.
Poi rilassandosi…procedendo piano ormai senza più paura…stendendo il braccio prima serrato sul suo petto a stringere forte il sacco, lo lascio sfuggire di mano…
E scivolando giu’….si aprì!!!
Piano piano…rimbalzando… rotolando con leggerezza… Il dono ne usci’ fuori.
Cominciò a sollevarsi…e poi a salire, alzandosi…….
sopra ..
su’ su’…sempre più su’!!
sopra a tutta quella folla..e………..
fino in alto !!!!!!!!!
Era un bocciolo coloratissimo…come di una pianta mai vista……e …Si aprì….sbocciando prima come un fiore…e poi…confondendo i suoi bordi con il cielo…perdendo i confini…
Si diffuse nell’aria, ovunque……
come una nuvola d’arcobaleno, fino ad avvolgere tutto e tutti….
di una luce dai mille colori e sfumature !!!
Tutti finalmente si fermarono….cadde un silenzio innaturale….guardavano su e intorno….verso quella nuvola di colore che diventava sempre più grande e..videro che la nuvola proveniva ,stava ancora uscendo, come da una sorgente…da quel sacco….
La piccola Magìa ,vide per la prima volta il suo dono…e comprese che era bello…e tentando di riprenderlo….allungando le braccine verso la nube…per non farla volare via con il vento….verso di essa….sembrò volare su, e volo’!…..sù, sù…via con lei!!!
Si perse in essa ed iniziò a danzare nel vento colorato vestita di colore……
Era un gioco bellissimo ….e comprese che non poteva perdersi…perche lei era fatta della stessa sostanza!
Tanti altri ormai si erano accorti di quanto stava accadendo…e osservando con il naso all’insù ..allora allungarono anch’essi le braccia verso la nuvola che li sfiorava quasi…e verso la piccola bimba di nome Magìa…fatta di lei…
cercando di toccarle entrambe ,per capire e sentire tra le mani, la consistenza di quel colore trasparente che inondava ormai quasi tutto il trasparente prima privo di colore…
E allora ,con un piccolo salto….iniziarono a salire anch’essi…a seguirla… sollevandosi leggeri verso di lei…con lei.. verso sù e poi sù e poi ancora più sù…
Sorridevano stupidi, guardandosi intorno e giù e poi continuando a salire sù……
Sù, sù….Fin lassù , da dove guardarono di nuovo giu’…fermandosi.
Videro la piazza, dove fino a poco prima si trovavano. E videro gli altri rimasti giù.
Molti erano ancora lì..e non si erano ancora accorti del colore.
Presi dalle solite faccende..esattamente come poco prima…. urlando, litigando,rincorrendosi,lasciandosi.. prendendosi, urtandosi,lamentandosi…rubandosi tra loro stessi, costruendo muri e storie, distruggendo poi tutto in un colpo ,per poi ricominciare …….strappando, dilaniando, girando intorno a pali, , senza mai giungere, perdendo la direzione,ritrovandola per poi perderla di nuovo… e poi di nuovo… ..giocando….piangendo , ridendo vivendo e morendo..e ancora e ancora e ancora…
correndo qua e la’, come elefanti impazziti, senza conoscerne lo scopo nè la direzione.
Nella corsa cozzando, contro chi, procedondo a volte in senso contrario sulla stessa via a senso unico, o in mille altre direzioni..correndo acciecato, cozzava contro loro..
Ciechi impazziti, urtando pali…scalini..muri e muretti, alti e bassi……persone e animali, alberi e rocce, acqua e fuoco…
Senza mai vedere mai . Nè sè stessi, nè i vicini..
Sparpagliando ogni cosa, gettando poi via , alla fine,tutto cio’ per cui parevano correre… denaro….amici..figli….cibo..oggetti…..
ognuno con la sua solitudine…ognuno solo con se stesso..tra la gente indifferente..nella piazza impazzita..tra la folla acciecata……
Tutti quelli che erano saliti sù…vedevano la gente rimasta giù…
osservavano pieni di meraviglia…inebriati ma non confusi, dall’odore inebriante del colore cangiante…
Ora , lassù , avevano gli occhi dello stesso colore della bimba , la piccola Magìa…un colore strano…che rifletteva mille colori.
Quella stessa piccola bimba che prima osservava impaurita dal suo angolo buio nel vicolo…buia anch’essa e lagrimosa…
ora era piena di colore.
si chiesero: “ma perchè non riuscivamo a vederci cosi’?”
Tutto era diventato leggero lassù….le monete , insieme a tutto ciò che era pesante, rotolavano giu’ dalle tasche, ogni cosa pesante cadeva giu’..
Tutto era cosi’ .
Cosi’ tanto leggero, trasparente, pulito, libero, spazioso, aperto e pieno di luce, lassù, anche se pieno di colore, che non poneva ostacoli al salire, senza fatica, ancora più sù e sempre più sù, in alto!!
Per la prima volta…. ognuno notò che gli occhi del suo vicino erano come quelli della bambina : pieni di stelle piene di luci e di bagliori e che emanavano gli stessi colori del dono uscito dal sacco della piccola Magìa!!!
Il colore ,cangiante e mutevolissimo, sembrava danzare..intorno a loro e dentro di loro.
Li traversava.
Trasparente e fosforescente aveva impregnato ogni cosa, come un bagno di tinta , era entrato in ogni fibra, ed aveva reso ogni cosa …INCREDIBILMENTE VIVA!!
Dentro….agli occhi di ognuno non c’era più alcuna ombra, tutti avevano dimenticato la paura di essere urtato, ed ora al posto delle ombre c’era , negli occhi di ognuno, al suo posto, invece ,un oceano immenso .
Tutti sentivano la voglia pazzesca di tuffarsi e di entrare, lasciandosi sollevare ancor più su’ volando… ovunque!……
Ciò che vedevano era uno spazio infinito e pieno di stelle ,troppo troppo bello da raccontare …
Uno spazio dal quale ognuno si sentiva risucchiare….
Cosi’ grande , cosi’ colorato e trasparente , che sembrava non finire mai,e mai, e poi mai, mai ,mai, mai!!!!!!!!!!!
Ogni cosa sembrava perdersi lì dentro ed ognuno si diluiva nel colore mischiandosi ad esso…..ma ora…non c’era più alcuna paura di perdersi …in quell’immenso oceano di luce e colore!!!!
Tutti in quel momento ebbero il desiderio di prendersi per mano.
Lo fecero contemporaneamente spinti dal medesimo impulso….
Sentirono il calore tiepido e rassicurante, mentre il vento li cullava dolcemente.
Iniziaroro a danzare anch’essi con il colore cangiante..baciandosi, sfiorandosi lievemente….abbracciandosi e guardandosi dentro , negli occhi di mille colori…..
Lì dentro….negli occhi di ognuno..lo sguardo si perse , fin lontano lontano lontano.
Videro altri mondi….identici ma ognuno diverso dall’altro , tutti pieni di cose da scoprire……
Videro le mille piazze impazzite…i mille vicoletti , e mille bambine rannicchiate nei vicoletti , con il dono nel sacco :
lo stesso panorama si ripeteva all’infinito….!!
Tutti compresero allora… che in ogni angolo dell’infinito.. c’era una piccola Magìa…con il suo sacco di colori.
La presero quindi con se..presero la loro piccola Magìa….orgogliosi di averla….abbracciandola , e facendola ,salire più in alto e in alto ancora…con loro…
E in quel momento…………….
tutti iniziarono a cantare e la piccola Magia…..
volando con essi…dello stesso colore ormai… anche, insieme ad essi.
Fu allora..in quell’istante…che nel cielo , e in tutti i cieli….si senti un grande…..
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH
HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
HHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E il colore finalmente, si sparpagliò ovunque……
MLetizia Tortorelli.
scritta il 21 aprile 2012
finita di scrivere alle ore 16.54
Those who don’t believe in magic will never find it
dipinto di Monica Lignelli