Gli esami non finiscono mai

L’unica medicina vera e’ la cultura.

Nulla e’ più letale, velenoso di quella gravissima malattia che si chiama stupidità , alias, ignoranza.

Chi legge e medita , chi pensa e stimola il pensare…ramifica i suoi neuroni e sconfigge l’ignoranza…

Diventando anche , infine “intelligente”, e ancora più avanti, “Saggio” . e ancor più avanti…immortale.

Unica causa della ” cattiveria” e’ la stupidità’.

Il vero buono e’ necessariamente anche saggio …

….e non può mai essere anche ” fesso”.

Così come la vera ricchezza in terra proviene dalla saggezza armoniosa dello spirito incarnato,e dalle sfere celesti, saggezza che dipinge e poi crea  paradisi ordinati e ben organizzati,

e mai
dall ‘eccesso di abbondanza materiale, che pro-rompe,

senza limite nè selezione,

che ,

come tumore rigonfio, infine ,

esplode,

uccidendo l’intero corpo,

nutrito dal consumismo ,

marcendo di sé in sé nell’immondizia putrescente priva di intelligenza…

se non di quella ricca e sapiente della legge degli equilibri,

che distrugge gli eccessi…mostrandosi spietata e crudele..

ma mai  stupida e senza senso.

Perchè tutto ha senso…

anche quando sembra che un senso..non l’abbia…

MLetizia Letizia Dei Tortorelli

MLT

.

SPECCHI :”la verità e la bugia” .Una riflessione sulla verità

Una riflessione sulla verità .

Una cara  amica , avvilita dalle bugie del suo uomo , che per altro la ama , come lei ama lui, mi chiede:

“Perché è così importante la verità per me?”

….. La risposta e’ una lunga riflessione .

Ma questo e’ il succo che mi sorge come un simbolo: eccolo

“la verità e la bugia” .

Come la luce ed il buio.

Tutti siamo alla ricerca della verita’.

Ma e’ solo amando ciò che e’ imperfetto, e magari non e’ vero, o bello , pulito , luminoso , quindi anche la bugia, che potremo renderlo tale e vero e portarlo  a nascere a nuova vita , con cui , insieme , gioire, creando un nuovo spazio imperscrutato , prima impensato.
Siamo esseri umani, non bestie feroci prive di coscienza. Neanche le bestie lo sono. .

E’ naturale desiderare la luce così come anche e’ naturale cercare la verità.
Così come la luce sembra cercare il buio, rincorrerlo negli anfratti, stanarlo e chiarificarlo, cosi’ come l’acqua limpida che prima agita e intorbidisce maggiormente la palude infine purifica scorrendo via copiosa insieme, abbracciata  allo sporco..
“Perché è così importante la verità per me?”

Perche crea nuovi spazi .

Nuova vita.
Cosi come l’acqua scorrendo via sempre più limpida bonifica la palude dove tutto marciva e si ammalava , prima. ..
Così come la luce fuga le tenebre..è la verità che crea nuovi spazi dove prima c’era solo uno stretto e chiuso, impenetrabile , angolo buio….
Solo poca o nulla vita strisciante , melma , cadaveri marcescenti ed esseri dormienti , privi di speranza.

Ora c’è
La verita’..che spacca le pietre. Che Sfonda i muri. che Apre le porte. Che Libera.

 

La verità e’ uno spazio tutto nuovo da vivere ed esplorare.
Una risorsa prima impensata per alcuni che , sempre pero’  ci viene donata…e possiamo avere…quando noi ci rimettiamo, con fiducia,  ad essa.

 

MLetizia Letizia Dei Tortorelli
TRASFERITA SU WORDPRESS.COM IL
29.12.2015 ORE 00.13.
IMG_6121 LA MIA VERITA’ …..DI IO SONO :

” io sono”.. mi presento: ..quella parte di ogni cosa che e’ parte di me….tutt’uno con voi.e….

“sono viva..nonostante…me.
la vita non mi appartiene.. non posso togliermela.

non posso vendere o neppure gettare cio’ che non e’ mio.

posso solo…assaporarla..

o vomitare per la nausea…

la scelta e’ mia ..

e solo mia.

posso decidere se leccarne il dolce…

o l’amaro…

mescolarne i sapori e renderla……

…un piattino prelibato…

o sputarla.

dipende da me…

solo da me.”

MLT

il prezioso spazio della solitudine di una notte …

Bella la notte….ma piccola per me.
E’ il mio prezioso spazio della solitudine che fa echeggiare la mia voce e in essa riesco a sentirmi vera… a ricordare…qualcosa in più di me…
LA NOTTE, quando finalmente resto sola e resta con me, solo anch’esso, il rumore del silenzio.
La notte della fine del 21 dicembre.
Ed oggi e’ il 22. che notte!
notti e giorni di dolore. ma i dolori nascono per essere trasformati in gioie.
Ma stavolta….e’ una buona notte..la notte giusta per lasciare andare..cio’ che deve andare, verso la luce.la notte giusta per prepararsi al viaggio verso la luce dei nostri cari, tutti insieme. via i pianti via i ricordi infelici via il lutto.

Oggi. CHE GIORNO!
3 giorni A natale.
auguri e buona notte a chi sta partendo.a chi non ha sensi di colpa e a chi e’ felice di aver fatto qualcosa di buono.

.”………”innamorarsi di sé,della vita….<sé-duce> “…
conduce a sè:
La bellezza ci appartiene.
MLT
—————————————————————————————
Adoro l’eternita’ degli attimi eterni del mio prezioso spazio della solitudine.

Essere sola…e non esserlo mai davvero..
In un caldo abbraccio con te stessa,
ma nel frattempo ,
sentire al fianco,
vicino ma non troppo,
una calda luce che aumenti la tua.

Uno specchio di te che mostri le tante sfaccettature del tutto che tu sei.
Presente ma non invadente..
Dolce respiro dell’anima,
onda che vada
e poi, ritorni ,
sospinta dalla forza che in te si rispecchia.

Dualismo compensato ed integrato,
che si libra, armonioso ,
libero,
nella sua danza tra i sogni.
Danza che fa vibrare,
ogni atomo…
In te,
fuori di te.
Fino all’alba del risveglio.

SALI NELLA LUCE ….., GABRIELE,
FRATELLO MIO…
VAI DA LORO…STAI CON LORO.
PER TUTTI NOI.
INIZIA OGGI,
LA TUA RISALITA , UN ANNO DOPO , AD UN MESE DA QUEL FATIDICO GIORNO..DI UN ANNO ED UN MESE DOPO E A POCHI GIORNI DA UN ALTRO GIORNO FATIDICO PER TE, DI UN ANNO FA CIRCA , LO STESSO GIORNO DI TANTI ANNI FA. .
QUANTE COINCIDENZE , QUANTE SINCRONIE. MA DOVE E’ IL CASO? TUTTO E’ PERFETTO ED IL DISEGNO E’ BELLISSIMO , SARA’ MERAVIGLIOSO SCOPRIRLO NEL TEMPO FINALE.
MA OGGI..ORA…SALI PIU’ SU…OGGI..VAI SU’…VERSO LA LUCE…LIBERO E LEGGERO…ETERNO E MAI MORTO.
PIU’ IN ALTO, NEL PERDONO.
E CON AMORE.TI VOGLIO BENE.
MLTIMG_1218.jpg.

quelli sul terrazzo

Diffusioni terroristiche destabilizzanti . Ho letto . All’inizio Mi sono sentita sconfortata più del solito . E ho detto .. Che cosa faccio a fare questo o quello ? Poi mi sono detta che la vita e’ un inutile stupido sforzo , e che sono stanca, tanto stanca di lottare . Poi , per rincarare la dose e deprimermi di più dando un senso al non senso dell esistenza , mi sono fatta un riepilogo/inventario dei miei miliardi di attimi passati distribuiti su 54 anni di mia memoria cosciente della presente incarnazione . Il tutto in tre millesimi di secondo di frazione di qualche milione di anni luce . Conclusione : quanto ho gioito segretamente ? Tanto . Sempre .

Quante lacrime sono scese dentro , interne o esterne, sulle guance ?
Infinite e ininterrotte.
Quanto fianco ho prestato al nemico ? Tutta la mia grassa parte .
Quanta colpa ho di questo? Totale , sono io l’assassina perché ho esposto il mio fianco al pericolo come esca per belve .
Quanto belve ho beccato ? Tante .
A cosa e’ servito ? A essere ferita e ferire la belva con le sue conseguenze karmike . Cosa ho insegnato alle belve ? Problemi loro . Cosa ho insegnato a me stessa ? A farmi meno paranoie mentali. A cosa sono giunta ? Sempre allo stesso luogo qui e ora . E cosa mi è successo quando sono cadute le torri gemelle ? E quando è esplosa la primavera araba ? E quando ci sono stati terremoti , esplosioni nucleari ecc ecc? Nulla, sono sempre qui e ora . Ne ho passate tante ma avrei potuto evitarle? E le belve ? No. Cosa è successo al mio sè eterno ? Nulla è sempre qui eterno ad osservare , anche il dolore , le piaghe , i crimini , le ingiustizie . Osserva e non viene toccato . E’ sempre vivo . Soffre , ma non può far nulla e sa che dentro alle sofferenze di ognuno ,per prime le mie, dietro alle quinte , c’ è pura gioia . Anche se dietro alle quinte C’ e’ chi ha gli occhi bendati e finge di non sapere di avere gli occhi bendati . Unica colpa e’ fingere di Non sapere . La vita e’ dietro le quinte e non conosce morte nè dolore . Ma ha occhi per vedere ed osservare . Pietà estrema per i carnefici . Sono la manovalanza più sfortunata della finzione . I veri ciechi . E noi cosa possiamo fare se non gioire della nostra immortalità e visione totale ,del buio e della luce ? Non sentiamocene in colpa . Non è masochismo e’ coerenza . .. non e’ cinismo e’ distacco.Non è insensibilità e’ consapevolezza e certezza di salvezza per tutti ….Dietro le quinte .
Il dolore e’ maya , come tutto il resto . Davvero , l unica realtà e’ amore. Pura gioia Quindi inutile abbandonare la partita . Ciò che deve essere evitato sarà evitato e ciò che dovrà colpire non potrà cambiare rotta . Fa parte del gioco . Gli ingranaggi sono Stati innescati milioni di anni fa e noi non possiamo cambiare il corso degli eventi per quel che riguarda ciò che non possiamo cambiare .
Ma fuori dal gioco , il nostro potere e’ infinito . E dentro al gioco , in noi , c’ e’ una finestra sempre aperta per restarne al di fuori .. Per osservare il gioco .. Dal balcone .e scegliere, per noi le mosse giuste per cambiare rotta. Cambiando la nostra rotta , il mondo che ruota intorno a noi cambia la sua rotta.
Ricordiamocelo sempre. Noi veri, siamo quelli sul terrazzo .

Lei si chiamava Baba Vanga, ed è morta nel 1996 all’età di 85 anni, oltre 50 dei quali dedicati alla chiaroveggen
ALIENIMISTERO.ALTERVISTA.ORG

La piccola Magìa.Una fiaba colorata :

Magìa era  una dolce e piccola bimba che, giunta  da lontano,con un dono da consegnare,non sapeva  a chi dare…..

 

Lasciata  li’  da un carro ormai andato, in una piazza di gente distratta e impazzita ,si sentiva  di troppo e voleva fuggire…..si allontano’ un pochino…ma non sapeva  fin dove arrivare.

 

Rimase in disparte ,poco vicino, nell’ombra di un piccolo portoncino ,nello scantinato di  un vicoletto, che sbucava da sotto ad un tetto….

Di là…osservando in silenzio la piazza ,rannicchiata su di uno scalino, un po’ di traverso , ferma ferma con il suo regalino….pensava al motivo del suo cammino…

 

Non voleva andare nè arretrare…. nella piazza..non poteva entrare…

Troppa era La paura di essere schiacciata da tanta gente che correva impazzita nella piazza assolata.

L’avrebbe forse desiderato, un pochino…forse …ma… non poteva….era come incollata sullo scalino.

 

Si chiedeva se, per caso, non avesse sbagliato a giungere …proprio lì.. su quel selciato.. .

E..nascosta nell’ombra, ormai da  tempo interminabile ,osservava ,ciò che da lì riusciva ad osservare  e  che nella piazza pareva accadere…

 

Sentiva le urla , le grida  la scuotevano tutta, vedeva la vita…..ma temeva di non averla capita….

Pensava che tutta quella gente non avrebbe sicuramente saputo niente , nè cosa farsene del dono, che aveva avuto  l’incarico di consegnare…ma non sapeva neppure  a chi dare.

 

 

Non si faceva  avanti…

 

Più passava il tempo e meno ne aveva l’ intenzione…non sembravano per nulla felici tutte quelle persone ..

correvano di  quà…correano  di là..dando solo a sè…la propria attenzione…

 

Distratte , sbadate, continuavano ad urtarsi l’un l’altra, correndo poi via senza neppur voltarsi…..

 

non sembravano accorgersi neanche di loro stessi.

Teneva il dono stretto su di sè, un po’ a proteggersi,un po’ a proteggerlo… nel fondo del suo sacco..dimenticando ogni tanto, persino, di averlo.

Spaventata da quegli elefanti giganti impazziti con i visi scuri e senza colore…che si urtavano ,qua e la’…

non riusciva però neppure ad andar via di lì..

paralizzata sullo scalino, non sapeva cosa fare.

Lasciare il sacco ed andarsene? no…non poteva abbandonare quel dono prezioso..doveva proteggerlo fino alla fine…

Era cosi’ combattuta che si sentiva strappare dentro…voleva fuggire…Ma qualcosa la tratteneneva forte …Non riusciva a fare nè una cosa ne’ l’altra….era cosi’ forte la resistenza che sentiva in  se’..che tutto il suo corpo tremava nello sforzo..

Si aspettava che, da un momento all’altro,sarebbe accaduto  qualcosa ..forse il cuore non avrebbe retto e alla fine avrebbe deciso al suo posto, come altro da sè…..spezzandosi.

 

Ma ad  un certo punto…accadde invece qualcosa che la fece trasalire…un senso di vuoto….di panico….l’assali’.

un senso di …assenza di ….tutto… : di luce ,di colore, di dolore, di piacere, di anima viva..e ….si spaventò.

…una disperazione angosciosa prese il sopravvento e , comprendendo che nessuno avrebbe mai sentito alcun suo urlo….senti’ salire una lacrima al ciglio degli occhi….

In meno di un batter di ciglia, la  lacrima affioro’ ,e dagli occhi lucidissimi..scese un grosso gocciolone.

Cadde giu’..sul sacco stretto tra il suo petto e le  ginocchia ..e…. il dono si bagnò…!

 

Il sacco, come contenesse qualcosa di vivo…le trasmise un palpito..e istantaneamente  usci’ un bagliore dalla lisa e allentata trama  di juta … un lampo accecante di colore cangiante…

Illumino’ tutta l’aria appena intorno alla piccola Magìa, avvolgendola…e lei…si senti’ meno sola e incompresa.

 

Proprio allora…all’improvviso qualcuno  si era girato, dalla piazza, in direzione del vicoletto e  verso di lei e fu colpito dal colore..

Per caso, lo vide !

Incuriosito, verso quel  qualcosa che brillava nell’ombra pieno di luci fosforesenti e incredibili, si avvicino’, uscendo dalla folla si infilo’  nel buio del vicoletto, verso quella luce colorata… :

“cos’e’quella cosa  in quell’ombra che esce dal sacco???”…..si avvicinò di più …. le chiese.

“chi sei? ..e cosa c’e in quel sacco?”

La bimba tremando in silenzio…non parlava..poteva solo …guardare…trovò gli occhi …e vide che erano buoni….lui le allungo’ la mano e lei la prese.

Le disse…vieni , ti porto alla luce….

 

Per mano..la portò con se…la invitò ad entrare,nella piazza piena di luce acciecante…e di gente che urlava acciecata…senza vedere ombre nè luce.

Lei avanzava tirando un po’ indietro la mano di lui…e lui…non la lasciava.

Per mano..coraggiosamente..insieme…lei si fece avanti con lui..a piccoli passi , lo seguì, sempre  un po’ indietro..e lui si girò e le disse  ancora…”vieni!”, con un sorriso senza ombre….

Allora…allentando un po’ la presa… lei , tranquillizzata, avanzò ancora un po’.

Poi  rilassandosi…procedendo piano ormai senza più  paura…stendendo  il braccio prima serrato sul suo petto a stringere  forte il sacco, lo lascio sfuggire  di mano…

E scivolando giu’….si aprì!!!

Piano piano…rimbalzando… rotolando con leggerezza… Il dono ne usci’ fuori.

Cominciò a sollevarsi…e poi a salire, alzandosi…….

sopra ..

su’ su’…sempre più su’!!

sopra a tutta quella folla..e………..

fino in alto !!!!!!!!!

 

Era un bocciolo coloratissimo…come di una pianta mai vista……e …Si aprì….sbocciando prima come un fiore…e poi…confondendo i suoi bordi con il cielo…perdendo i confini…

Si diffuse nell’aria, ovunque……

come una nuvola d’arcobaleno, fino ad avvolgere tutto e tutti….

di una luce dai  mille colori e sfumature !!!

 

Tutti finalmente si fermarono….cadde un silenzio innaturale….guardavano  su e intorno….verso quella nuvola di colore che diventava sempre più grande e..videro che la nuvola proveniva ,stava ancora uscendo, come da  una sorgente…da quel sacco….

La piccola Magìa ,vide per la prima volta il suo dono…e comprese che era bello…e  tentando di riprenderlo….allungando le braccine verso la nube…per non farla volare via con il vento….verso di essa….sembrò volare su, e volo’!…..sù, sù…via  con lei!!!

Si perse in essa ed iniziò a danzare nel vento colorato vestita di colore……

Era un gioco bellissimo ….e comprese che non poteva perdersi…perche lei era fatta della stessa sostanza!

 

Tanti altri ormai si erano accorti di quanto stava accadendo…e osservando con il naso all’insù ..allora allungarono anch’essi  le braccia verso la nuvola che li sfiorava quasi…e verso la piccola bimba di nome Magìa…fatta di lei…

cercando di toccarle entrambe ,per  capire e sentire tra le mani,  la consistenza di quel colore trasparente che inondava ormai quasi  tutto il trasparente prima privo di colore…

 

E allora ,con un piccolo salto….iniziarono a salire anch’essi…a seguirla… sollevandosi leggeri verso di lei…con lei..  verso sù e poi sù e poi ancora più sù…

Sorridevano stupidi, guardandosi  intorno e giù e poi continuando a salire sù……

Sù, sù….Fin  lassù , da dove guardarono di nuovo giu’…fermandosi.

Videro  la piazza, dove fino a poco prima si trovavano. E  videro gli altri rimasti giù.

Molti erano ancora lì..e non si erano ancora accorti del colore.

 

Presi dalle solite faccende..esattamente come poco prima…. urlando, litigando,rincorrendosi,lasciandosi.. prendendosi, urtandosi,lamentandosi…rubandosi tra  loro stessi, costruendo muri e storie, distruggendo poi tutto in un colpo ,per poi ricominciare …….strappando, dilaniando, girando intorno a pali, , senza mai giungere, perdendo la direzione,ritrovandola per poi perderla  di nuovo… e poi di nuovo… ..giocando….piangendo , ridendo vivendo e  morendo..e ancora e ancora e ancora…

correndo qua e la’, come  elefanti impazziti, senza conoscerne lo scopo nè la direzione.

Nella corsa cozzando, contro chi, procedondo a volte in senso contrario sulla  stessa via a senso unico,  o in mille altre direzioni..correndo acciecato, cozzava  contro  loro..

 

Ciechi impazziti, urtando pali…scalini..muri e muretti, alti e bassi……persone e animali, alberi e rocce, acqua e fuoco…

 

Senza mai vedere mai . Nè sè stessi, nè  i vicini..

 

Sparpagliando ogni cosa,  gettando poi via , alla fine,tutto cio’ per cui parevano correre… denaro….amici..figli….cibo..oggetti…..

ognuno con la sua solitudine…ognuno solo con se stesso..tra la gente indifferente..nella piazza impazzita..tra la folla acciecata……

 

Tutti quelli che erano  saliti sù…vedevano la gente rimasta giù…

osservavano pieni di meraviglia…inebriati ma non confusi, dall’odore inebriante del colore cangiante…

 

Ora , lassù , avevano  gli occhi dello stesso colore della bimba , la piccola Magìa…un colore strano…che rifletteva mille colori.

Quella stessa piccola bimba che prima osservava impaurita dal suo angolo buio nel  vicolo…buia anch’essa e lagrimosa…

ora era piena di colore.

si chiesero: “ma perchè non riuscivamo a vederci cosi’?”

 

Tutto era diventato leggero lassù….le monete , insieme a  tutto ciò che era pesante, rotolavano giu’  dalle tasche, ogni cosa pesante cadeva giu’..

Tutto era cosi’ .

Cosi’ tanto leggero, trasparente, pulito, libero, spazioso, aperto e pieno di luce, lassù, anche se pieno  di colore, che non poneva ostacoli al salire, senza fatica, ancora più sù e sempre più sù, in alto!!

 

Per la prima volta…. ognuno notò che gli occhi del suo vicino erano  come quelli della bambina : pieni di stelle piene di luci e di bagliori  e che emanavano gli stessi colori del dono uscito dal sacco della piccola Magìa!!!

 

Il colore ,cangiante e mutevolissimo, sembrava danzare..intorno a loro e dentro di loro.

Li traversava.

Trasparente e fosforescente aveva impregnato ogni cosa, come un bagno di tinta , era entrato in ogni fibra, ed aveva reso ogni cosa …INCREDIBILMENTE VIVA!!

 

Dentro….agli occhi di ognuno non c’era più alcuna ombra, tutti avevano dimenticato la paura di essere urtato, ed ora al posto delle ombre c’era , negli occhi di ognuno, al suo posto, invece ,un oceano immenso .

Tutti sentivano la  voglia pazzesca di tuffarsi e di entrare, lasciandosi sollevare ancor più su’ volando… ovunque!……

Ciò che vedevano era  uno spazio infinito e pieno di stelle ,troppo troppo bello da raccontare …

Uno spazio dal quale ognuno si  sentiva risucchiare….

Cosi’ grande ,  cosi’ colorato e trasparente , che sembrava non finire mai,e  mai, e poi mai, mai ,mai, mai!!!!!!!!!!!

Ogni cosa sembrava perdersi lì dentro ed ognuno si diluiva nel colore mischiandosi ad esso…..ma  ora…non c’era più alcuna paura di perdersi …in quell’immenso oceano di luce e colore!!!!

 

Tutti in quel momento ebbero il desiderio di prendersi per mano.

Lo fecero contemporaneamente spinti dal medesimo impulso….

Sentirono  il calore tiepido e rassicurante, mentre il vento li cullava dolcemente.

Iniziaroro a danzare anch’essi con il colore cangiante..baciandosi,  sfiorandosi lievemente….abbracciandosi  e guardandosi dentro , negli occhi di mille colori…..

 

Lì dentro….negli occhi di ognuno..lo sguardo si perse  , fin lontano lontano lontano.

Videro altri mondi….identici ma ognuno diverso dall’altro , tutti pieni di cose da scoprire……

Videro  le mille piazze impazzite…i  mille vicoletti , e mille bambine rannicchiate nei vicoletti  , con il dono nel sacco :

lo stesso panorama si ripeteva all’infinito….!!

Tutti compresero allora… che  in ogni angolo dell’infinito.. c’era una  piccola Magìa…con il suo sacco di colori.

La  presero quindi con se..presero la loro piccola Magìa….orgogliosi di averla….abbracciandola , e facendola ,salire più in alto e in alto ancora…con loro…

 

E in quel momento…………….

tutti iniziarono  a cantare e la piccola Magia…..

volando con essi…dello stesso colore ormai… anche, insieme ad essi.

 

Fu allora..in quell’istante…che nel cielo , e in tutti i cieli….si senti un grande…..

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHH

HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

HHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

HHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

E il colore finalmente, si sparpagliò ovunque……

MLetizia Tortorelli.

scritta il 21 aprile 2012

finita di scrivere alle ore 16.54

 

 

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Those who don’t believe in magic will never find it

dipinto di Monica Lignelli

 

Hierro

IMG_6975.JPGIMG_6981vorrei volare,

via come in un vento di brughiera tra petali di eriche e granelli di polline viola.

scendo le scale della  solitudine ed inchino il volto come spugna grondante di mare.

un gabbiano mi guarda ma non si accorge di me.

continua a giocare con le sue piume scomposte,

planando fissa il mare in burrasca,

mentre i miei capelli si alzano verso lui….

inciampo sugli scalini sgretolati , battuti dalla salsedine  ,

la veste come vela sciolta si perde.

i sandali lungo la scalinata si spellano ed i piedi nudi si graffiano.

sanguinano..

un gatto intento a dissotterrare una lisca spaventato fugge al mio passaggio…

l’acqua e’ gelata .

il grigio sovrasta il blu.

gli scogli cupi aspettano da tanto che un’onda li avvolga..

ma sempre fugge…

non resta.

sconosciuti fuggiaschi risalgono , mentre il tramonto , dall’alto , osserva la scena.

tace.

non giudica.

aspetta.

intanto scende la notte.

Ph Mletizia

El Hierro,  2013

 

 

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I TRENI E LE STAZIONI

Letizia Tortorelli

I treni…passano…

Li prendi per sbaglio e non puoi più scendere, fin quando non saranno giunti alla prossima stazione…

Oppure…

arrivi in ritardo….e ormai e’ tardi. Troppo tardi…E non puoi piu’ salire .

Or-mai.

Quando il treno e’ passato..ormai……e’ passato…MLT  

Immagine

Copyright © Ph  AliaiSampietro — presso Stazione di Roma Termini.

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essere e ricordi- luce ed ombra.

 

Beato chi vive di ricordi .
E allora .. dei ricordi si accontenti ..
A me i ricordi fanno soltanto male , per lo più.
Quelli felici li tengo stretti e segreti..nel mio barattolo della felicita’…da tenere ben chiuso , in disparte, da aprire solo in casi di estrema necessita…come il barattolo della cioccolata.
Altrimenti , ne mangerei ogni istante…e fa male…(come ogni abuso) .
Piccole ,grandi ,preziose pillole salvavita,nel mio barattolo, conservate in uno scrigno invisibile e prezioso,che condivido solo con chi sento possa davvero apprezzarle …e ne abbia davvero bisogno …e me ne faccia domanda…
Un tempo ero molto più generosa, poi finalmente ho compreso che dare a qualcuno cio’ che non desidera , pur possa essere “sicuramente” un bene per lui…non viene compreso ne’ accettato di buon grado, se non richiesto, ma porta invece , certe volte, ad inficiarne la validità…a chiudersi alla ricezione del dono stesso, che non viene più percepito come dono ma come invadente pretesa..
I ricordi ,se non sono germogli che fioriscono e poi maturano..restano ombre nel passato , che e’ un qualcosa che < Non è un qui ed ora reale ma qualcosa che non esiste più.
È’ buio triste, da illuminare al sole , per dare luce al momento presente , ora e qui.
A che scopo si hanno altrimenti ???
Gongolarsene ,appiccicosi di rabbia inespressa, depressa , che diventa colloso autocompiacimento, nella Pura inutile dispersiva retorica, e’ puro masochismo, squilibrio da guarire e da curare e trasformare ..
Amo la filosofia ma molto più amo l’essere , l’essere il fare e l’amare … Qui e ora .
Non è il dire, l’essere.
L’essere Non è lo scrivere .
L’essere..e’ e fa.
Non viviamo grazie alle scritture ma di fatti…e soprattutto di immaginazioni che precedono i fatti.
Le scritture e le filosofie sono il completamento , la limatura , la consapevolezza del tutto cio’ che È.
Il vero essere non è scrivibili ne raccontabile ne’ ricordabile. non e’ neppure una fotografia.
Tutto cio puo’ servire ma soprattutto a dare stimolo, imput al fare.
Il vero essere e’ l’esserci .
L’essere è,
e semplicemente è’. e allora….cosa e’ un ricordo? un ricordo e’ vivo..solo se funzionale. se parte del qui ed ora. se motore del presente….spunto di infiniti inizi.
Ogni inizio , ogni nuova amicizia e’ vita , e’ amore .
E’ una storia da condividere …
È’ una storia antica ma vera, che riaffiora.
Non il letto di un fiume che fu..ora disseccato .
Non morte .
Non erbe secche.
Non è il cimitero delle rimembranze ma la parte attiva di quel che ha prodotto quel fiume , quella storia .
Altrimenti via , subito , fuggire, via da quel letto di morte !
Via da quel fiume arido e senza vita , che tutto dissecca .
Invece una storia vivace presente che torna o nascente , ma vera , e’ un onda fresca o calda o lieve sempre importante che giunge e se piacevole o graffiante non conta : l”incontro ti travolge .
Ti impregna , ti muta.
Ti da nuova ulteriore vita vera , mai morte e Neppure indifferenza ma pura emozione .
Ti riempie di insegna a nuotare ed a bere senza morire…
ti educa a gestire quell’onda che ti trascina, a usare la sua forza, , prorompente o delicata, che puo’ anche essere improvvisa dal letto essicato, come una sorgente, ma mai morente, mai dolore puro e fine a se stesso, ma forte della sua direzione.
È un ricordo d’ amore al quale sei legato e non ti lascia affogare…che ti condurrà in qualche luogo se ti affidi ad esso con serenita’.. e ti portera’ in altri luoghi, Ove ci sia tu viva , dinamica, tu ed il tuo il mare di luce .. Integro … Che tu la segua o no ..
Ti porta vita ,quell’onda, non è’ sabbia e cenere .
È fiume che ti trascina e continua con te il tuo viaggio, non ti lascia, e quando cambia direzione e tu prosegui il tuo corso , o te ne distacchi per un po’ , ti lasciapiù forte, di lui resta qualcosa di piacevole in te , vivo, e tu viva.
La direzione prosegue .
Ogni ricordo che non diventi storia di vita invece e’ un fiume che si arena .. rivolo disseccato e finito . Nessuna festa . Nessun canto . Nessun brillio . Nessuno spruzzo . Un sasso sbriciolato sul letto di sabbia.. senza vita . Un seme marcito sotto un sole cocente senza pioggia .
Un albero mai cresciuto … un germoglio caduto .
Un aborto …
È’ un bambino mai nato .
Che tristezza ..
meglio tuffarsi, allora , via dai ricordi ,
direttamente per il proprio corso ,nel proprio oblio ,
fino all’oceano infinito dove tutti i fiumi si riuniscono insieme ,lasciando dietro di se’ altra acqua cristallina in arrivo, risucchiandola , facilitandone il percorso e la discesa, nel nostro solco profondo scavato, il nosro percorso vissuto…la nostra via , spingendo più nel profondo , giu’, la sabbia , i ciottoli levigati dalle forme artistiche, dalla nostra determinazione e potenza..vita che attira altra vita…il regno di altra vita…
dove tutti i ricordi diventano una sola cosa , insieme ..
Un oceano di canti , Senza ombre del passato : Un oceano di luce .

La tua luce guizzante , cristallina senza più angoli d’ombra , riflessa in milioni di altre goccioline splendenti ,

nei raggi del sole…..come una sola cosa ormai….luce ed ombra

MLetiziaTortorelli

ph MLT, San Nicola Arcella ..2012